L’Italia, pur essendo un paese storicamente dipendente dalle fonti fossili, ha intrapreso negli ultimi anni un percorso significativo verso la transizione energetica, puntando con decisione sulle energie rinnovabili. Ma a che punto siamo realmente? Qual è l’incidenza delle fonti “verdi” sul nostro fabbisogno e quali regioni stanno trainando questo cambiamento?
Secondo i dati più recenti disponibili, che si riferiscono principalmente al 2023 e ai primi mesi del 2024 (in attesa dei consolidamenti definitivi), l’Italia ha compiuto passi avanti importanti. La capacità installata di produzione di energia da fonti rinnovabili è in costante crescita, spinta principalmente dal fotovoltaico e, in misura minore, dall’eolico.
Quanto incide l’energia verde sul fabbisogno italiano?
L’incidenza dell’energia rinnovabile sul fabbisogno energetico italiano è un dato in miglioramento, ma che necessita ancora di un’accelerazione per raggiungere gli ambiziosi obiettivi europei e nazionali. Nel 2023, le fonti rinnovabili hanno coperto una quota considerevole della produzione elettrica nazionale, superando in diversi periodi l’apporto delle fonti fossili nella generazione di energia elettrica. Tuttavia, è fondamentale distinguere tra la copertura del fabbisogno elettrico e quella del fabbisogno energetico complessivo (che include anche trasporti e riscaldamento/raffrescamento).
Se guardiamo alla sola produzione elettrica, la percentuale di energia da rinnovabili ha superato il 35-40% nel 2023, con picchi che hanno occasionalmente superato il 50% in particolari momenti dell’anno, soprattutto in presenza di forte irraggiamento solare o ventosità. Questo dimostra la potenzialità del nostro sistema, ma anche la sua intrinseca variabilità. L’obiettivo a lungo termine è ovviamente quello di incrementare sempre più questa percentuale per ridurre la dipendenza dalle importazioni e diminuire le emissioni di CO2.
Le regioni più virtuose: Chi traina la svolta “verde”?
L’impegno nella produzione di energia rinnovabile non è uniforme su tutto il territorio nazionale. Alcune regioni si sono dimostrate particolarmente virtuose, investendo significativamente in impianti fotovoltaici, eolici e idroelettrici.
Tra le regioni che spiccano per la loro performance nel campo delle rinnovabili troviamo:
È importante sottolineare che la “virtuosità” di una regione non si misura solo in termini di capacità installata, ma anche di integrazione delle rinnovabili nella rete, sviluppo di sistemi di accumulo e promozione di comunità energetiche.
Le sfide future
Nonostante i progressi, l’Italia si trova di fronte a diverse sfide per accelerare ulteriormente la transizione energetica. Tra queste, la semplificazione degli iter autorizzativi per nuovi impianti, lo sviluppo di infrastrutture di rete adeguate a gestire l’intermittenza delle fonti rinnovabili, e l’incremento degli investimenti in ricerca e sviluppo per nuove tecnologie e sistemi di accumulo.
In conclusione, l’Italia sta procedendo sulla strada delle energie rinnovabili con risultati incoraggianti, ma il cammino è ancora lungo e richiede un impegno costante e coordinato a tutti i livelli per garantire un futuro energetico più sostenibile e indipendente.