

L’Autorità Garante ha accolto una delle richieste avanzate dall’Unione nazionale consumatori nella consultazione sulla delibera dello scorso luglio sui nuovi metodi di determinazione delle tariffe per il mercato tutelato. L’Arera ha ritenuto di dover tenere conto “dell’esigenza di prevedere una maggiore periodicità di fatturazione nell’ambito del servizio di tutela così da permettere ai clienti finali di conoscere più frequentemente la propria spesa e di redistribuire i pagamenti delle bollette su più mesi”.
Dal primo ottobre cambierà il metodo di aggiornamento dei costi della materia prima gas per le famiglie che sono ancora nelle condizioni di tutela (oggi circa 7,3 milioni di clienti domestici, su un totale di 20,4 milioni, il 35,6% circa).
La delibera 374 di Arera prevede di non far più riferimento alle quotazioni dei futures sul Ttf di Amsterdam (dove il gas tratta al ribasso del 6,79% a 172,9 euro al megawattora), ma piuttosto a quelle dell’hub italiano Punto di scambio virtuale (Psv).