

L’interruzione del flusso di gas russo verso l’Europa centrale attraverso l’Ucraina ha generato preoccupazione, ma il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, assicura che l’Italia dispone di scorte sufficienti per affrontare l’inverno.
Nonostante il riempimento degli stoccaggi di gas al primo novembre, il governo sta valutando ulteriori misure per massimizzare le riserve e garantire la tranquillità dei cittadini. A breve, inoltre, una nuova nave rigassificatrice a Ravenna aumenterà la capacità di importazione di GNL.
Tuttavia, il rischio di aumenti in bolletta rimane concreto. Davide Tabarelli, presidente di Nomisma Energia, prevede un incremento di spesa per luce e gas di circa 300 euro a famiglia nel 2025, a causa della speculazione sui mercati e delle condizioni meteorologiche avverse che spingono la domanda.
Il governo, consapevole del problema, sollecita l’Europa ad adottare soluzioni concrete come il price cap per contrastare i rincari e tutelare i consumatori.
L’Arera ha già annunciato i primi aumenti: nel primo trimestre 2025 la bolletta della luce per gli utenti più vulnerabili subirà un rialzo del 18,2%.
La situazione resta delicata e richiede un’attenta gestione per evitare che le tensioni geopolitiche si traducano in un peso insostenibile per le famiglie italiane.